
Non mi ha convinto per nulla ma forse letto in inglese (con una buona conoscenza della lingua) è tutta un'altra cosa. In molte parti il libro appare confuso, noioso e un po' stiracchiato. Il romanzo sembra essere una satira sul mondo di uno degli sport più amati in America ma, a mio parere, non proprio ben riuscita. Strani personaggi si alternano sul palcoscenico della notorietà e situazioni ambigue e eccentriche vengono narrate dal cronista. La squadra dei Mundys rimane senza campo, affittato all'esercito, e si ritrova così a girovagare per tutta l'Amerca giocando tutte le partite fuori casa. Qui viene narrata, da parte di un anziano cronista sportivo, l'improbabile storia di un team di baseball attraverso il periodo di inizio e metà novecento. Penso che tradotto perda una buona parte del suo potere e non so se per questo, o anche altro, non mi ha pienamente convinto.Īvevo alte aspettative rispetto a Roth ma penso di essere partita dal libro sbagliato. Per tutta la durata del libro ho cercato di immedesimarmi nel povero traduttore che si è dovuto barcamenare tra improbabili traduzioni, ricerca di come tradurre le figure retoriche, le allitterazioni, le metafore e i giochi di parole presenti in questo libro.
